In greco l’albergo si definisce xeno-dochio (ξενοδοχείο: ξένο/δοχείο) che etimologicamente significa “contenitore del viaggiatore”. Qui il contenitore diventa un dispositivo di lettura del luogo, raccontandolo in modo astratto e simbolico attraverso la sua architettura, il design interno, le geometrie degli arredi, i colori e i materiali di finitura.
Un albergo all’interno di un edificio in stile liberty a Nizza con 19 camere che diventano scenografia della città. Le tonalità cromatiche marine, le palme caratteristiche del paesaggio della costa azzurra, la dinamicità della città durante il carnevale, i colori del mercato dei fiori rivestono l’ interno dell’edificio in contrasto con le riproduzioni storiche di una Nizza del passato in bianco nero immortalata nei quadri. Il “cabanon”, struttura archetipa e riconoscibile, si trasforma in armadio presente di tutte le camere.
Spazi solari e vivaci che trasformano un “tradizionale dormitorio” in un paesaggio, un quadro astratto che parla di Nizza. Il progetto nasce dal suo luogo per esaltarne le sue caratteristiche, rendendolo unico.
Le camere, una diversa dall’altra, trasmettono all’ospite curiosità invitandolo a scoprirle tutte, tornando più volte a soggiornare. Le geometrie razionali contrastano con la facciata decorata e ricca di dettagli floreali. Strutture metalliche che definiscono sia lo spazio che l’arredamento donando la sensazione di leggerezza ai piccoli ambienti e dialogando virtuosamente con i particolari storici del manufatto. Tutto l’arredo è un lavoro sartoriale costruito su misura con la sovrapposizione di più elementi al fine di rendere gli ambienti più funzionali, domestici e accoglienti.
Sono presenti materiali durevoli e nobili quali il marmo, le pietre, l’ottone e il rame. Rilievi sui marmi, superfici plissettate sull’ ottone e curve sulle superfici ramate giocano con luci e ombre mentre gli specchi ricreano nuove prospettive e viste inedite su particolari interni alle camere.
L’ingresso rivestito con palme e travertino rosso sembra scaldato dal sole e accoglie l’uomo sulle sue panche invitandolo a soste rapide e informali. La sala colazione al piano interrato prende luce da un enigmatico pesce lanterna in un paesaggio onirico fatto di piante subacquee.
Il viaggio parte da qua, dall’albergo “Les Cigales”.